
Il COVID e la mia rinascita attraverso le CLASSI VIRTUALI
Agosto 6, 2021
Sono passati esattamente due anni da quando ho scelto di trasferirmi al confine tra Toscana e Liguria per avvicinarmi al mio compagno Marco ed iniziare una nuova vita insieme.
Era Agosto del 2019. E’ stata una scelta difficile e sofferta, perché sapevo che avrei dovuto lasciare le mie ragazze di Forlì (le mie patasnelle adorate), le mie amiche e allontanarmi dalla mia famiglia. Sapevo che avrei dovuto ricominciare tutto da capo, farmi conoscere in una nuova città e costruire la mia nuova realtà lavorativa. Però sono una persona che ama le sfide e i cambiamenti. Ho sempre bisogno di nuovi stimoli ed ero consapevole che piano piano sarei riuscita ad ambientarmi, a fare amicizia e a realizzare tutti i miei progetti.
Appena mi sono trasferita ho avuto la fortuna di trovare subito lavoro in una palestra a Sarzana. Pensai che fosse il modo giusto per ricominciare. Fare qualche passo indietro e tornare alle “origini” per poi ricreare quello che avevo costruito con tanta fatica e dedizione a Forlì. Un’attività tutta mia, uno splendido gruppo di oltre 150 ragazze a cui ogni giorno donavo tutta me stessa, cercando di trasmettergli i miei valori e a cui insegnavo l’importanza di amarsi sopra ogni cosa, senza giudicarsi e criticarsi.
E così ebbe inizio la mia avventura in questa nuova realtà. Ma non durò molto. Non feci in tempo ad integrarmi e a farmi conoscere che dopo soli 5 mesi arrivò qualcosa a stravolgere tutto. Era Marzo del 2020 e il Covid entrava prepotente nelle nostre vite. Inizia la prima lunga quarantena. Tutti chiusi in casa, tutte le attività chiuse. L’Italia si ferma. Ed io, da libera professionista con partita Iva, resto improvvisamente senza lavoro e senza entrate economiche.
Subito pensai “E adesso cosa faccio?”
Ho avuto qualche giorno di crisi, in cui mi sono sentita persa e impotente, ma la mia voglia di combattere e di sopravvivere è stata molto più forte e in qualche modo ho iniziato a fare qualcosa. Già da qualche settimana vedevo che su Instagram venivano fatte le famose Dirette in cui la gente si rendeva visibile offrendo i propri servizi.
Non so come, ma mi sono buttata anche io in questo mondo di Dirette proponendo i miei allenamenti alle ragazze che già mi conoscevano e a quelle che piano piano entravano nel mio profilo.

E così ho iniziato a farmi vedere, a rendermi disponibile. Era il mio modo di comunicare alle persone che nonostante il periodo difficile, non tutto era perduto. Nel mio piccolo volevo dare un po’ di conforto e di sicurezza, agli altri e anche a me stessa. Quella sicurezza che è venuta a mancare all’improvviso, stravolgendo le abitudini di tutti.
Palestre chiuse, tutto chiuso… E allora perché non allenarsi da casa? Ho fatto vedere alle persone che c’era la possibilità di mantenere una routine.
Stava nascendo un nuovo modo di fare movimento.
Non solo in palestra o all’aperto, ma anche a casa.

E così dopo un mese di Dirette, qualche patasnella iniziava a farsi avanti chiedendomi quali fossero i servizi che potevo offrire.
Non ero minimamente organizzata per gli allenamenti virtuali. Iniziai ad Aprile con qualche seduta di Personal Training individuale. Avevo solo un bastone da selfie che si trasformava anche in un treppiedi e il mio cellulare. Pensai che per iniziare fosse più che sufficiente e mi lanciai in questa nuova avventura.
Dentro di me sapevo che non avevo nulla da perdere e che facendo un passo alla volta, usando gli strumenti che avevo a disposizione, potevo iniziare a costruire qualcosa di bello.
E’ andata proprio così. Inaspettatamente, un paio di ragazze si fecero avanti e mi proposero delle sedute di Personal Training di coppia. Ancora non lo sapevo, ma queste due ragazze (che non finirò mai di ringraziare) diedero il via a quello che oggi è diventato il mio progetto più importante:
le VIRTUAL CLASSES.
In estate continuai con Dirette e Personal On Line e iniziai a proporre qualche Classe Virtuale.
Pensai che anche se le cose fossero tornate come prima, ormai era nata una nuova normalità che vedeva gli allenamenti virtuali come una nuova opportunità.
Per tutte quelle donne super impegnate con il lavoro, la casa e magari anche dei figli da gestire (si sa che questo anno e mezzo di Covid ha causato non poco stress), sarebbe stata la soluzione ideale! Un’ora di allenamento mirato ed efficace, senza perdere il tempo di andare e tornare dalla palestra. La comodità di essere a casa propria, senza l’ansia di dover fare le corse o di dover lasciare i bimbi a qualcuno per ritagliarsi un paio d’ore.


Arriva settembre, il Covid sembra aver allentato la morsa ed io provo a ricominciare a lavorare in presenza. Affitto una sala in un Centro Sociale e uno studio in centro a Sarzana.
Ma allo stesso tempo, credo fortemente nel progetto Virtual Class e lo porto avanti in parallelo. Non mi fidavo, non ero del tutto convinta che questo periodo assurdo sarebbe finito così velocemente.

E infatti, dopo appena un mese arriva il secondo Lockdown. E subito realizzo che sarebbe stato un lungo, lunghissimo inverno da affrontare.
Costretta ad abbandonare il lavoro in presenza (e anche questa volta è stato un bagno di sangue a livello economico, perché ho dovuto pagare l’affitto dello studio a Sarzana fino a marzo, nonostante non potessi usufruirne), usai tutte le mie energie e risorse per portare avanti il progetto Virtual Class.
Questa volta ero decisa più che mai a creare qualcosa che avesse una struttura più solida ed organizzata. Ci vollero diverse settimane di lavoro. Sfruttai il mio sito web (che fino a quel momento avevo un po’ trascurato) e iniziai a pubblicizzare il servizio.
Stavo urlando al mondo intero che io c’ero. Che sarebbe potuto capitare qualsiasi cosa, ma non importava. Volevo essere per le mie ragazze una sorta di porto sicuro in cui rifugiarsi per concedersi un momento per ridere, divertirsi e faticare senza pensare ad altro.
Credo di esserci riuscita. Ma ho anche la certezza nel mio cuore che senza il loro sostegno, la loro fiducia e la loro energia, oggi probabilmente non sarei qui a raccontarvi questa storia.
